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venerdì 28 luglio 2017

CAVIE UMANE

Questo caso ci coinvolge poiché descrive una morte davvero inquietante. L’uomo in questione è stato vittima di una brutale quanto raccapricciante mutilazione, eppure ciò che gli è accaduto va ben oltre la brutalità. È stato vittima di una mutilazione plurima, mirata e sistematica: chiunque sia stato, ha operato con un livello di precisione e di conoscenze straordinario. Un altro fatto emblematico riguardava il sangue, non ce n’era traccia né fuori né dentro il corpo. Il fatto che l’operazione sia stata eseguita con rapidità ed estrema precisione rende il caso particolarmente inquietante.
 
Nel 1998, il ricercatore brasiliano Zapata Garcia e il Dott. Rubens Goes rivelano al pubblico, per la prima volta, delle fotografie trapelate da un insider della polizia brasiliana. Le foto sono scioccanti, ritraggono un uomo orribilmente mutilato e ritrovato alla fine degli anni ‘80 nei pressi del bacino idrico di Guarapiranga, situato nella zona meridionale di São Paulo, in Brasile. La polizia ammise che questo omicidio andava ben oltre la normalità di una qualsiasi mente criminale: non furono trovati segni di colluttazione o di arma da fuoco e il rapporto dell’autopsia confermò che le regioni ascellari su entrambi i lati mostravano dei piccoli punti da cui furono rimossi gli organi. Furono eseguite incisioni sul viso, sul torace, sull’addome, sulle gambe e sulle braccia. Fu osservata la rimozione di entrambe le aree orbitali, lo svuotamento della cavità della bocca, della faringe, del collo e dell’area delle ascelle, dell’addome e della cavità pelvica. Il torace era ridotto a causa della rimozione degli organi interni. Il tutto è stato estratto da dei piccoli fori collocati in posizioni strategiche i cui i bordi, circolari, erano perfettamente uniformi, così come pure le dimensioni. Questo livello di precisione suggerisce che l’operazione sia stata fatta con estrema rapidità mediante l’uso di laser o fonti di calore". Infine, l’autopsia rivelò un ultimo particolare, raccapricciante, ecco l’ultimo estratto: "Dopo aver aperto la cavità cranica ci siamo trovati davanti un risultato inatteso, un edema cerebrale che, in questo caso, indica una terribile morte agonizzante". In sostanza, si affermò che la causa di morte era un’emorragia acuta dovuta a numerosi traumi e un arresto cardio-respiratorio causato da dolore estremo: sì, quelle mutilazioni furono eseguite mentre la povera vittima era ancora viva!
 
Successivamente, venne resa pubblica anche la documentazione fotografica: le foto, ora, si possono tranquillamente trovare in rete, ne abbiamo mostrate alcune anche su questo blog (Cfr. Mutilazioni) anche se talune sono state parzialmente oscurate per proteggere l’identità della vittima. Vi avviso che le immagini che troverete non saranno affatto piacevoli. Mostrano un corpo tumefatto, di quella che, una volta, era una persona che negli ultimi istanti di vita ha sofferto in modo atroce. La polizia non ha saputo mai spiegare chi o cosa avesse potuto fare una cosa simile: sembra il lavoro di una macchina o peggio di qualcuno che ha visto nel povero uomo solo una cavia da laboratorio.
Qualcuno non di questo pianeta?
Su questo sito abbiamo già parlato delle mutilazioni del bestiame, un misterioso fenomeno nel quale si riporta la morte del bestiame a seguito dell’asportazione di organi e sangue. Questi casi hanno una caratteristica in comune: la precisione chirurgica delle asportazioni. Generalmente si può osservare l’animale completamente dissanguato al quale sono stati carotati gli occhi, le mammelle, gli organi sessuali, labbra, lingua, orecchie e asportati gli organi interni come il cuore o il fegato. Spesso viene riportata anche la rimozione della pelle nella zona della mandibola e l’area sotto l’orecchio esponendo completamente l’osso, inoltre le ferite, di tipo chirurgico, sembrano essere state cauterizzate dal calore e realizzate da strumenti di precisione che non provocano alcun sanguinamento. Come avete potuto capire, i tratti in comune con la mutilazione di Guarapiranga sono sorprendenti e ritengo, niente affatto casuali.

Stiamo assistendo a delle malefatte di una razza aliena? C’è chi è convinto che ipotetici visitatori non siano affatto amichevoli! Phil Schneider, un ex geologo e ingegnere, ha affermato che i militari sono a conoscenza di un "Costante conflitto con esseri provenienti dallo spazio". Ovviamente stiamo spaziando nelle teorie cospirative più estreme, ma questa affermazione sembra essergli costata cara poiché fu ritrovato esanime, in casa sua, il 17 gennaio 1996.
Gli ufologi brasiliani e la polizia hanno affermato che potrebbero esserci una dozzina o più di casi simili. Uno di questi casi riguarda il sergente americano Jonathan P. Lovette (Cfr. Lovette/cunningham un caso di mutilazione). A metà degli anni 50 era stato trasferito al poligono di prova dei missili di White Sand e un giorno il suo corpo venne ritrovato nudo e orrendamente mutilato in mezzo al deserto. Tre giorni prima un maggiore dell’USAF (United States Air Force) avrebbe testimoniato un fatto incredibile: il rapimento del sergente da parte di un oggetto volante a forma di disco. I genitali di Lovette erano stati rimossi così come il suo retto, asportati con la solita precisione chirurgica. Entrambe le cavità oculari erano prive degli occhi in una maniera del tutto simile alle incisioni fatte sulla vittima di Guarapiranga. Inoltre, la lingua era stata rimossa dalla parte inferiore della mascella. Il rapporto autoptico confermò anche la completa assenza di sangue, completamente drenato dal cadavere dello sfortunato sergente.
Qualsiasi sia la loro natura, queste mutilazioni non sono una leggenda, purtroppo sono fatti di cronaca.

1 commento:

  1. Furono eseguite incisioni sul viso, sul torace, sull’addome, sulle gambe e sulle braccia. Fu osservata la rimozione di entrambe le aree orbitali, lo svuotamento della cavità della bocca, della faringe, del collo e dell’area delle ascelle, dell’addome e della cavità pelvica. Il torace era ridotto a causa della rimozione degli organi interni. Il tutto è stato estratto da dei piccoli fori collocati in posizioni strategiche i cui i bordi, circolari, erano perfettamente uniformi, così come pure le dimensioni. Questo livello di precisione suggerisce che l’operazione sia stata fatta con estrema rapidità mediante l’uso di laser. Infine, l’autopsia rivelò un ultimo particolare, raccapricciante: un edema cerebrale che, in questo caso, indica una terribile morte agonizzante. Sì, quelle mutilazioni furono eseguite mentre la povera vittima era ancora viva!

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