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sabato 4 giugno 2016

ARMAGEDDON


Secondo alcuni, dalla cime di Armageddon, la mitica collina che sovrasta la piana di Megiddo a Israele, si può vedere la fine del tempo, perché è qui che verrà combattuta l’ultima battaglia, quella che metterà fine a tutte le guerre (in ebraico, har significa "montagna" e mageddon è una derivazione di Megiddo). La profezia dell'Apocalisse vi colloca lo scontro finale tra il bene e il male o più precisamente, tra coloro che hanno accettato Gesù Cristo e coloro che non l'hanno fatto. Armageddon domina una valle lunga trecento chilometri che in quel giorno fatidico sarà costellata di cadaveri; da due a tre miliardi, secondo l'estrapolazione di alcuni commentatori. Una scena davvero impressionante!
Infatti, ai piedi di Armageddon si combatterà la grande guerra totale tra i popoli della terra, al termine della quale si attende il cataclisma naturale/sovrannaturale profetizzato nell'Apocalisse. Di tutti i potenziali cataclismi, Armageddon è l'unico per cui numerosi gruppi di cristiani pregano e fanno progetti. Ed è l'unica profezia che l’umanità ha il potere di evitare o di far accadere.

Marx ha osservato che, quando una teoria afferra le masse, diventa una forza materiale: le teorie di Marx hanno fatto proprio questo effetto. La dottrina di Armageddon ha afferrato molti gruppi, piccoli ma estremamente motivati e molto potenti, negli Stati Uniti, in Israele e nel mondo musulmano, e sta diventando una forza potente, forse inarrestabile, nella politica globale. La storia non è fatta dalla maggioranza: in genere, le maggioranze subiscono e sono pochi fanatici che muovono il motore della storia. E' solo una minoranza di fanatici che può prendere un luogo venerabile e trasformarlo in un massacro assai poco santo!
È molto pericoloso il richiamo che Armageddon esercita trasversalmente in tutto il mondo. The Late Great Planet Earth, di Hal Lindsey, che profetizzava la battaglia di Armageddon per il 1988, fu uno dei bestseller degli anni settanta. Ardenti cristiani dagli Stati Uniti, dall'Europa e da ogni angolo del mondo accorsero sul luogo e le agenzie turistiche israeliane videro quadruplicare il loro giro d'affari. Un recente sondaggio del ministero israeliano del turismo indica che, dei due milioni di turisti che visitano annualmente Israele, più della metà sono cristiani, e più della metà di questi ultimi appartengono a movimenti evangelici.

I cristiani evangelici sono il movimento più impaziente di scatenare la battaglia di Armageddon, in ardente aspettativa del "rapimento", il mistico momento precedente alla battaglia in cui i veri cristiani verranno letteralmente sollevati in aria e portati in cielo per unirsi a Dio. Non c'è dubbio che, almeno per loro, sarà un momento entusiasmante, perché dall'alto dei cieli e al sicuro, potranno guardare in basso e assistere alla battaglia in corso tra le due fazioni: da una parte i cristiani che, a causa di qualche imperfezione nella loro fede o di un destino guerriero, non erano stati inclusi nel "rapimento", e dall'altra i seguaci dell'Anticristo, un carismatico falso messia che, secondo loro, comprenderanno laici, pagani, induisti e buddhisti, oltre a cristiani, ebrei e musulmani. Nella teologia dei movimenti evangelici ci si aspetta che un gran numero di ebrei si converta al cristianesimo per stare dalla parte giusta al momento della battaglia.
Più gente si reca ad Armageddon, più questa collina diventa un luogo mistico e più è probabile che qualche incidente, casuale o voluto, faccia scoppiare davvero una guerra.
Una curiosità: qui venne scoperta quella che potrebbe essere la più antica chiesa cristiana di tutto il mondo. Avvenne per caso, a Megiddo, nel 2005, ad opera di Ramil Razilo, un musulmano che scontava due anni di pena per reati contro il codice della strada e che, assieme ad altri reclusi, era impegnato nella costruzione di un nuovo impianto di detenzione per palestinesi. La chiesa di Armageddon, come viene chiamata, risalirebbe al III o al IV secolo, epoca in cui i riti cristiani si celebravano ancora in segreto. Al centro del mosaico di sette metri quadri, al centro del pavimento, c'è un cerchio che contiene due pesci. Il pesce è un antico simbolo cristiano, l'acrostico delle iniziali della parola greca per pesce significano che Gesù Cristo è Dio e il salvatore. I cristiani dei primordi non si riconoscevano attraverso il simbolismo della croce, bensì attraverso quello del pesce; era la chiesa dell'apostolo Pietro, il "pescatore di uomini".
Benché nella Bibbia non ci sia nessun accenno al riguardo, questa scoperta fu acclamata come un altro segno che la fine è vicina. Intanto, è passato in sordina più di un decennio…

1 commento:

  1. Il pesce è un antico simbolo cristiano, l'acrostico delle iniziali della parola greca per pesce significano che Gesù Cristo è Dio e il salvatore. I cristiani dei primordi non si riconoscevano attraverso il simbolismo della croce, bensì attraverso quello del pesce; era la chiesa dell'apostolo Pietro, il "pescatore di uomini".

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