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domenica 22 maggio 2016

OBIEZIONI

Non ho potuto fare a meno di notare come il mio articolo dal titolo "Dio", abbia suscitato, una volta apparso su facebook, un’infinità di polemiche. Da parte mia, devo ammettere che le scritture, anche se definite sacre, si prestano, oggi più che in passato, a particolari rivisitazioni.
 
Le basi strutturali di qualsiasi religione sono, alla luce della logica, tutte improbabili e contraddittorie, a volte finanche assurde. Mi spiace dirlo, ma queste loro peculiarità si riflettono sulla mentalità di chi le assume senza se e senza ma. Queste persone sono, fondamentalmente, individui la cui credulità deve essere continuamente foraggiata e rafforzata tramite il confronto coi ragionamenti, ben più complessi, di chi analizza e dubita del suo credo. Ma, più si nutrono di opposizione, più si convincono delle loro convinzioni. Non importa che si tratti di una casalinga o di un illustre luminare: chi è devoto lascia alla base della propria personalità questa credulità forzosa. Sembrerebbe, che il devoto desideri rimanere tale quando, invece, potrebbe liberarsi da questa incomprensibile ingenuità attingendo alla cultura ed all'informazione, che oggi sono alla portata di tutti. Forse è proprio per questo motivo che le religioni, cui il credente aderisce, si scagliano contro il progresso e l'informazione con più ferocia di quanto non avveniva in passato.
 
 
Normalmente tranquilli e "amichevoli" quando non sono "infastiditi", i devoti alzano le barriere dinnanzi a nuove e diverse interpretazioni, perché questo è stato insegnato loro fin dalla più tenera età. In questi casi parlano di "convinzioni personali"; ovviamente chi rimette tutto in discussione possiede convinzioni che, seppur condivise da altri, sono comunque personali, ma è singolare rimarcare come quelle dell'opposizione rimangono "opinioni", mentre le loro sono tesi assodate e indiscutibili, solo perché condivise da tutti!
Difatti, quando a costoro si chiedono delle prove, non sanno far altro che apportare tre classiche motivazioni, sempre le stesse: la "bellezza del creato", le "scritture" e "il sentimento". Si arrogano il diritto di criticare la tua libertà di pensiero, nella pretesa che credere in qualcosa di diverso sia un errore e un pericolo per tutta la comunità.
Gli elementi più irriducibili sono quelli dotati di una cultura oltremodo rimaneggiata e copiata da fonti più "autorevoli". Onde evitare pensieri scomodi, costoro si accontentano di girare attorno a quei pochi concetti e lo si vede facilmente allorquando, messi alle corde, anziché rispondere alle domande, dirottano il fulcro della discussione su argomenti "a effetto", basati sull'espediente del richiamo alla morale, alla civiltà, al rispetto e all’educazione. Chiaramente, non possono dubitare di quel poco che sanno, poiché credono d'avere le spalle coperte da "esperti di Dio" "ben più accreditati" i quali, malauguratamente, sono accreditati semplicemente dal credito che viene loro tributato e dalla loro stessa convinzione d'essere nel giusto!

3 commenti:

  1. I devoti non possono dubitare di quel poco che sanno, poiché credono d'avere le spalle coperte da "esperti di Dio" "ben più accreditati" i quali, malauguratamente, sono accreditati semplicemente dal credito che viene loro tributato e dalla loro stessa convinzione d'essere nel giusto!

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  2. Condizionare mentalmente,si chiama cosi',cio' che viene fatto da generazioni,niente altro.

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    1. Sinceramente, non ho capito dove vuole andare a parare. Il fatto poi che si non si sia presentato non gioca a suo favore. Molte cose, che si fanno dall'inizio dei tempi sono sbagliate (la guerra, per esempio). Bisogna che l'umanità si liberi dai pregiudizi e cominci a fare le cose perché le pensa e le giudica in modo favorevole (ma anche no) non perché così fan tutti!

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